Zona Umida
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La Zona Umida della città salinara annovera cir...
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D.P.R. 13 marzo 1976, n. 448
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Flora e fauna delle nostre terre si sono dovute...
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La Puglia offre alcuni tra i più significativi ...
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Quelli che abitualmente vengono definiti ambien...
La Puglia offre alcuni tra i più significativi esempi di zone umide costiere: in parte di origine naturale, in parte di origine antropica, queste aree presentano ciascuna un più o meno elevato tenore di salinità.
Oltre a ciò, il Tavoliere pende tutto verso questa costa, che si presenta come una enorme barriera di circa 50km, da Margherita di Savoia a Manfredonia, ed impedisce il normale deflusso delle acque a mare, distribuendo le acque interne parallelamente alla linea di costa stessa.
Altre zone umide sono invece di origine antropica, ovvero dipendono dall'azione umana: è il caso delle Saline di Margherita di Savoia, che si trovano proprio su quello che un tempo era il lago Salpi, oggi bonificato, ma che dal lago mantengono la toponomastica: Salpi I°, Salpi Nuovo, Salpi Vecchio e Salpi IV°. Resta comunque il fatto che sempre si sono create laddove esistevano già le condizioni, ovvero vecchi impaludamenti.
E fu proprio questo il motivo che spinse a generare il progressivo abbandono e la successiva riconquista di questi territori, alla ricerca di sempre nuove terre fertili attraverso la bonifica, le cui ragioni solo negli ultimi decenni sono state abbandonate per dare nuova attenzione alla salvaguardia, lasciando comunque un territorio profondamente modificato (nel 1930 si contavano 85.000 ha di lagune costiere, nel 1983 poco più di 20.700.
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